martedì 22 luglio 2014

Ultima lettura: "L'audace colpo dei quattro di Rete Maria..." di Marco Marsullo


L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle miserabili monache

Autore: Marsullo Marco
Dati: 2014, 214 p., brossura
Editore: Einaudi (collana Einaudi. Stile libero big)

"Uno vorrebbe impallinarsi ogni vecchia che incontra,
un altro sorride anche se si siede su una stalattite,
un altro ancora sogna di far brillare un religioso.
Ma a me va bene, anzi: sono fortunato.
Gli amici non li scegli, chi dice il contrario
 non conosce la differenza tra una scelta e una fortuna.
Una fortuna si trova e basta.”

Quello che coltiva un debole un po’ fetish per le ultrasettantenni e con il vezzo di parlare in spagnolo è Rubirosa (da Porfirio, il famoso latin lover degli anni Cinquanta), quello dal perenne candido sorriso è Guttalax (“è talmente buono che ci seguirebbe anche se decidessimo di rapire Roger Moore e vestirlo da 007 per rievocare i bei tempi”; il soprannome allude a evidenti problemi di stipsi cronica), il dinamitardo è Brio, sempre pronto con la fionda infilata nella cinta dei pantaloni. Sono gli amici di Agile, un settantaquattrenne ex autista di autobus, ospite da due anni della casa di riposo Villa delle Betulle, gestita dalle MM (Miserabili Monache): Agile è la voce narrante di questa storia che su Goodreads ho definito “godibile avventura surreale”, della quale sono protagonisti i quattro pensionati che per spirito ricordano i vecchietti del BarLume di Marco Malvaldi.
Photo HelenTambo on Instagram
L’audace colpo a cui allude il titolo del romanzo è l’incursione che i quattro progettano ai danni di padre Anselmo da Procida, il quale ogni giorno alle diciotto su Rete Maria recita il rosario con un insopportabile difetto di pronuncia (un sigmatismo, volgarmente noto come ‘zeppola’): approfittando di una gita a Roma, in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II, Agile e i suoi sfuggiranno al controllo delle suore per raggiungere Rete Maria, ridurre al silenzio padre Anselmo e sostituirsi a lui nella recita del rosario, finalmente come Dio vuole (“Odio padre Anselmo da Procida. Lo odio con tutto il cuore. Odio la sua flemma, odio la sua pedanteria. Soprattutto odio la sua zeppola. Quell’odiosa s pronunciata così mi manda ai pazzi. Voglio andare da lui, dargli un bel cazzotto sul grugno e dire io alla televisione il rosario come Dio comanda”, pp.23-24). Per Agile questa sarà anche l’opportunità di ritrovare Flaminia, l’indimenticato amore della sua gioventù. Tutta la vicenda si svolge in modo estremo, in un climax di situazioni esagerate –a volte anche troppo-, dalle evoluzioni imprevedibili, un po’ alla maniera di Niccolò Ammaniti, solo che qui manca lo splatter.
Sul piano narrativo la seconda parte del romanzo presenta una variazione interessante: la festa di Flaminia, alla quale Agile, Guttalax, Brio e Rubirosa sono fortunosamente invitati grazie anche all’intervento del barbone poeta Montepulciano, è narrata dai quattro compari, secondo i loro diversi punti di vista, in base alla posizione che occupano nel set, alle persone con le quali si trovano nei vari momenti, alla percezione che ciascuno di loro ha della situazione.
Il personaggio principale però resta Agile, un cattivo che alla fine nasconde animo nobile e cuore tenero, un po’ come il tortino al cioccolato con cuore fondente, che finché non lo apri non sai quanto è fondente. Al di là delle peripezie che i vecchietti di Villa delle Betulle affrontano durante la loro trasferta a Roma, è la voce di Agile che sovrasta: oltre al sorriso strappa delle riflessioni sulla vecchiaia e sull’incapacità di tanti giovani (figli) a capire che spesso la cosiddetta terza età può essere una seconda giovinezza per molti, fatta di amicizie, giochi, scherzi e anche amori.
Alla seconda prova, dopo il bellissimo Atletico Minaccia Football Club, Marco Marsullo ci regala una storia divertente dal titolo un po’ wertmulleriano (si può dire?), che si legge in un fiato, consegnandoci un altro personaggio indimenticabile (quasi) come Vanni Cascione.

Nessun commento:

Posta un commento