martedì 17 dicembre 2013

Letture passate: "Nessuna terra al mondo" di Raffaello Bovo


 
Nessuna terra al mondo

Autore   : Bovo Raffaello
Dati: 2009, 284 p., brossura
Editore: Albatros Il Filo

Caro Raffaello,
fine pena mai. Questo ho pensato finendo di leggere il tuo romanzo.
Photo Elena Tamborrino
Fine pena mai per Singapore, un personaggio che hai disegnato con una sapienza, con un realismo, con una partecipazione davvero straordinari.
Durante la lettura ho visto quella faccia, tutte le facce, di Angelo Diotallevi, di Nicandro e i suoi figli, prima ragazzini poi uomini, di Amelia, di Teresa e di Armida e di Clelia. E la Clelia che donna! Una cagna in calore? Forse o forse no, una innamorata, come solo di certi uomini e di certe situazioni ci si può innamorare, di qualcuno che non sarà mai completamente tuo e pure lo sarà fino all'ultima delle fibre, senza volerlo. Maledicendo il momento anzi in cui sa che potrebbe cedere e invece no, perché il suo destino è quello di soffrire e di scavarsi la fossa da solo. Quello che fa Singapore, fine pena mai.
Avrei voluto per la Clelia un destino diverso e anche per Singapore e per l'Ermanno. Invece no, tu hai dato la giusta conclusione a tutta la storia, sarebbe stato troppo facile il lieto fine, forse una cosa più frequente nella realtà di quanto non si immagini. Il lieto fine, chimera ma anche no. La Clelia è coraggiosa, lei rinuncia al suo uomo, quello che sarà sempre suo comunque, ma che non la guarderà mai mentre dorme.
Non so che dirti altro, Raffaello. Per qualche giorno ho visto quei bricchi, ho camminato su quelle strade, ho salito le scale dell'albergo per andare a trovare l'Armida con Singapore, mi sono distesa sulla radura nel bosco, dove ho fatto l'amore con Singapore.
Grazie Raffaello, soprattutto sono contenta di averti conosciuto attraverso il tuo libro. E di potermi fregiare della tua amicizia, vera anche se virtuale (ma le due cose possono non escludersi).
Ciao
Elena

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