lunedì 24 giugno 2013

Per #letturecondivise: "Dono dunque siamo"


Dono, dunque siamo. Otto buone ragioni per credere in una società più solidale

Autore   : AA.VV.
Dati: 2013, 142 p., brossura
Editore: UTET (collana Dialoghi sull'uomo)


"A un uomo la signora regali una gamma di sorrisi,
ma di più sostanzioso nulla, nemmeno se è suo marito"
(Elena Canino, “La vera signora. Guida pratica di belle maniere”, Longanesi 1952)

Simona Scravaglieri (@LeggendoLibri, qui un suo commento) ed io ci siamo recentemente misurate con la lettura contemporanea del saggio “Dono dunque siamo”, edito da Utet, che raccoglie lo spirito degli interventi del festival antropologico Dialoghi sull’Uomo di Pistoia, edizione 2012. Sotto l’hashtag #letturecondivise abbiamo sintetizzato, nei canonici 140 caratteri di Twitter, le parti che dei vari saggi pubblicati ci hanno più colpito, ridisegnandone contorni e stimoli di riflessione; alla discussione (partita l’11 giugno u.s. e che, sintetizzata, si può trovare qui) hanno partecipato @UtetLibri, @DialoghiPistoia, @IsaInghirami, @FramariaTedesco, @LunaOrlandoG, @unblogdiclasse, @lukogene.
Una raccolta di saggi, in realtà, questo “Dono dunque siamo”: e sono saggi accessibili a tutti, caratterizzati da un’argomentazione fluida, facile da seguire, nonostante gli autori siano diversi, tanto che sembra evidente l’intento di uniformità stilistica, con l’obbiettivo comune di raggiungere molti lettori, anche i meno avvezzi alla saggistica. Ulteriore aiuto viene dal tema trattato, quello del dono, e già una scorsa all’indice dà l’idea dei punti fondamentali in cui l’argomento viene sviscerato: dono come nodo, dono come futuro della solidarietà, come  perdono, dono vs obbligo della reciprocità con tutto ciò che ne consegue. Non mancano le curiosità: in particolare il saggio di Stefano Bartezzaghi ci conduce attraverso sonetti monovocalici, incursioni tra Eco e Calvino, filosofia e regole che il bon ton impone(va) in materia di regali, facendo ricorso a Elena Canino, giornalista e scrittrice scoperta da Leo Longanesi, autrice di “La vera signora. Guida pratica di belle maniere” del 1952. Attraverso i contributi di economisti, filosofi, antropologi, psicanalisti (Marco Aime, Zygmunt Bauman, Laura Boella, Salvatore Natoli, Marino Niola e Stefano Zamagni), si scopre il dono come forma di solidarietà, come volontariato e gratuità, come lievito della vita (non solo in senso metaforico, ma anche come base dell’alimentazione, topos ideale del ruolo femminile, da sempre portatore di nutrimento come amore), come punto nevralgico di dinamiche di scambio, come bene economico, come possibilità di remissione, tema mai così attuale come adesso che racchiude l'ansia di rigenerazione e di rinascita spirituale.
Una lettura scorrevole e appassionante, ricca di spunti di pensiero che arricchiscono il lettore: un autentico dono, insomma. 

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