domenica 5 maggio 2013

Frequentando salotti letterari: "Confidenziale" di Raffaele La Capria


Confidenziale. Lettere dagli amici

Autore   : La Capria Raffaele
Dati: 2011, 150 p., brossura
Editore: Il Notes Magico (collana La biblioteca di Mercurio)


Mi piacciono le lettere e tra i tanti generi letterari che da sempre prediligo c’è il romanzo epistolare. Con questo spirito mi sono accostata a “Confidenziale. Lettere dagli amici” di Raffaele La Capria, conoscendo l’autore quasi solo per fama, ma avendone letto spesso i suoi elzeviri sulle pagine del Corriere della Sera, mai i suoi libri. Leggere questa raccolta di lettere, di e per La Capria, e pensare di dover colmare questa lacuna è stato immediato. E ancora di più mi è sembrato un felice incontro con lo scrittore napoletano, quello fatto attraverso le pagine di questo libretto elegante, perché mi ha permesso di conoscere parte della sua produzione attraverso le parole di chi i suoi libri li ha molto amati. Subito ho avuto voglia di conoscere la storia di Giovanni e Kiki in “Un amore al tempo della Dolce Vita” e ancora la storia di una convalescenza e di un ritorno alla vita, quelli di La Capria stesso, narrati in “A cuore aperto” e via con gli altri titoli che tornano ripetutamente nelle lettere dei suoi amici. Leggendo questi schizzi di vita vissuta ho ripensato alla Napoli che ho sperimentato io, alla città che mi piace, anche se non ne so i più profondi segreti che sono un napoletano forse può conoscere; ho immaginato le stanze di Palazzo Donn’Anna, percorse dallo scrittore ragazzino e dai fantasmi gloriosi che le hanno abitate prima della sua famiglia. Insomma, sono entrata nell’esistenza e nei luoghi che appartengono a La Capria, tenendomi un po’ in disparte e osservando attenta ciò che le sue parole e quelle dei suoi corrispondenti mi hanno svelato.
Ma non sono stati solo questi aspetti a colpirmi, perché questa raccolta di lettere è ricchissima di stimoli, di spunti di riflessione. Ad esempio sull’umiltà con la quale l’autore sente il mestiere di scrittore: a proposito di Silvio Parrella, curatore del volume dei Meridiani a lui dedicato, esprime la sua riconoscenza per averlo aiutato a capire meglio quelle che aveva scritto nel corso degli anni. Ho trovato particolarmente interessante la lettera di Alfonso Berardinelli, in cui si trova un appunto sulla critica letteraria: “Mi piace scrivere critica. Ma deve esserci qualcosa da criticare, qualcosa che risvegli il dèmone dialettico con i suoi movimenti polemici, distruttivi, sempre un po’ bellici. A me l’apologia non riesce bene”, illuminante per chi scrive recensioni per il puro piacere di farlo, negli spazi privati dei propri blog (che diventano pubblici, altrimenti non avrebbero motivo di esistere), non per mestiere quindi, e si interroga continuamente su ciò che fa e sul perché lo fa.
Infine, ma non alla fine, anche solo scorrere la lista dei nomi delle persone che hanno scritto e scoprirvi personalità famose, illustri, di estrazioni diverse, di età così distanti a volte ma così vicine in una comunità di sentire, arricchisce e fa sentire parte di qualcosa di appunto molto confidenziale. E quindi Alberto Arbasino, Pupi Avati, Erri De Luca, Giosetta Fioroni, Pietro Citati, Piergiorgio Bellocchio, Giorgio Napolitano, Anna Maria Ortese, Sandro Veronesi, Dino Risi, Lina Wertmüller, Andrea Zanzotto solo per citarne alcuni: da tutti e per tutti, parole piene di affetto, stima, storia, curiosità. Una raccolta di lettere così privata (alcune sono riprodotte in copia anastatica) che renderla pubblica è stato un grande regalo che La Capria ha fatto ai suoi lettori, che in questo modo sono potuti entrare in un mondo eccezionale, altrimenti precluso. Si rendono pubbliche le proprie lettere? Credo proprio di sì, se ognuna di esse è una piccola opera letteraria che può andare a beneficio di tutti quelli che vorranno leggerla. La soluzione forse l’ha offerta lo stesso La Capria, quando sollecitato da Umberto Silva a cercare le lettere dei suoi amici per una pubblicazione presso Il Notes Magico, dopo averle trovate disse "Ho qualche dubbio, ma se si sono fatte trovare è perché forse vogliono uscire alla luce".
Un’ulteriore merito va quindi alle edizioni Il Notes Magico: grazie al salotto virtuale di Tempoxme_libri, non è la prima volta che mi capita tra le mani un loro libro (il primo è stato “Mozart” di Paolina Leopardi) e quindi non è la prima volta che apprezzo l’eleganza delle loro pubblicazioni, la grafica essenziale, le copertine raffinate e le scelte editoriali audaci e allo stesso tempo misurate, adatte ad un pubblico dal palato molto fine.

Nessun commento:

Posta un commento