mercoledì 16 gennaio 2013

Dialoghi con #Leucò: un esperimento di twitteratura

Promosso dalla Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo (CN), è partito il secondo esperimento di twitteratura -ovvero di lettura/riscrittura attraverso i post degli utenti di Twitter ideato da Pierluigi Vaccaneo, Hassan Bodgdan Pautàs e Paolo Costa-  su "I dialoghi con Leucò", scritti da Cesare Pavese in un arco di tempo compreso tra il 1945 e il 1947, anno in cui sono stati pubblicati.
Il primo progetto della Fondazione aveva interessato il romanzo "La luna e i falò": più di 5000 tweet, raccolti sotto l'hashtag #LunaFalò, hanno raccontato nuovamente i 32 capitoli del romanzo di Pavese, convincendo gli ideatori della bontà dell'esperimento di condivisione attraverso un social network popolare come Twitter, tanto da decidere di ripetersi. Questa volta quindi tocca ai 26 dialoghi con Leucò, che rappresentano altrettante sessioni di riscrittura, una per ciascun dialogo, della durata di tre giorni. Ogni sessione  è avviata da un tweet apripista, a cura di un Titano che avrà cura di seguire il flusso di riscrittura, per selezionare i migliori contributi e costruire un proprio storify, che andrà successivamente ad incrementare lo storify generale dedicato a Leucò.
Quello che forse può sembrare macchinoso, in realtà non lo è affatto. Forse è più difficile da spiegare che da fare: leggere i dialoghi prendendosi il tempo di rifletterci, di scegliere i nuclei simbolici che colpiscono la nostra particolare sensibilità, di provare a 'ridirli' con le nostre parole e con il limite tassativo dei 140 caratteri imposto da ciascun tweet, si può rivelare esperienza divertente e formativa.

Mi sono lanciata, dopo aver seguito molto a distanza il primo esperimento relativo a "La luna e i falò".
La prima sessione di riscrittura riguarda il dialogo "La Nube", che narra l'audacia e la sconfitta attraverso il mito di Nefele e Issione. La mia prima esperienza di riscrittura è cominciata così:



Il desiderio di Issione di sfidare il destino si scontra con il volere degli dei. Nefele ammonisce il giovane, che ha pensato di poter ottenere la realizzazione dei suoi sogni senza correre pericoli : sfrontatezza, incoscienza, arroganza, forza e sogni muovono l'uomo verso una sfida che non sempre si può vincere. Sicuramente non contro il volere degli dei. Appena concluso il primo turno di tre giorni, con la riscrittura del primo dialogo, da domani si prosegue con la seconda sessione, dedicata alla scoperta de "La chimera".
Il progetto continua fino al prossimo mese di aprile: una bella occasione per leggere o rileggere un'opera suggestiva, che svela un Pavese che, a suo stesso dire, desiderava far scoprire un aspetto inedito del suo temperamento.

Informazioni utili sono reperibili qui:
Fondazione Cesare Pavese

#LunaFalò: che fare 
Non domandarci la formula- Simona Scravaglieri 
Antonio Prenna- Dialoghi con Leucò 

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